LA STORIA

CHI SARA’ IL 16° CAMPIONE IN RIVA AL LARIO?

Il Challenger Città di Como è un appuntamento ormai consolidato nel panorama dell’ATP Tour Challenger. Basti pensare, a tal proposito, che la prima edizione del torneo comasco si svolse ormai 16 anni fa. Il primo giocatore a inscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione fu azzurro: Simone Bolelli infatti si aggiudicò il trofeo al termine di una battaglia al cospetto del compianto Federico Luzzi, alzando al cielo uno dei suoi primi titoli della carriera da professionista.

Negli anni, numerosi sono stati i tennisti di grande valore che hanno spiccato il volo proprio dal torneo di Villa Olmo. Uno tra tutti, lo spagnolo Pablo Carreno Busta, vincitore in due edizioni (2011 e 2013) e che, proprio in quest’ultimo successo sconfisse in finale, al termine di una partita che tenne in apprensione il pubblico fino alla fine, l’austriaco, all’epoca ventenne, Dominic Thiem.

Dopo la pausa forzata nel 2020, il torneo ha visto lo scorso anno il successo di Juan Manuel Cerundolo, mentre quest’anno c’è grande incertezza sul nome del favorito. Una cosa è certa, come sempre, Como è pronta a regalare spettacolo. Nel torneo fondato e voluto dal Dirigente Giulio Pini, scomparso la scorsa estate, verrà a lui dedicato un Memorial durante la settimana di gioco.

 

Il compianto Presidente Pini, ideatore e fondatore del torneo.

Pablo Carreno Busta, qui vincitore nel 2013.

Salvatore Caruso ha trionfato nel 2018.

Facundo Mena, vincitore dell’edizione 2019 degli Internazionali Città di Como.